Il matrimonio di Sophia con Michael, un uomo ricco e anziano, non era una scelta dettata dall’amore, ma dalla necessità di salvare la sua famiglia. Il giorno del matrimonio, mentre indossava il suo abito bianco e guardava il suo riflesso nello specchio, Sophia sentiva una fitta al cuore. Non riusciva a fermare le lacrime, ma si sforzava di sembrare forte. Maria, la sua migliore amica, le si avvicinò e l’abbracciò con calore. «Sei coraggiosa, ricorda chi sei,» le disse, ma la paura nella voce di Sophia era evidente.
La cerimonia si svolse velocemente, con Michael che sembrava impeccabile all’altare, ma Sophia non riusciva a scrollarsi di dosso il senso di ansia e tristezza che la pervadeva. Quando Michael le mise l’anello al dito, le lacrime scivolarono lungo le sue guance. Gli ospiti pensavano che fossero lacrime di gioia, ma per Sophia era qualcosa di diverso, un misto di dolore e speranza.
Dopo la cerimonia, Michael la portò nella sua lussuosa villa. La sua nuova casa era un luogo di ricchezza che sembrava alieno a Sophia, ma cercò di adattarsi. Una notte, stanca e confusa per tutto ciò che aveva appena vissuto, Sophia cercò di riposare, ma il sonno non arrivava. Le sue preoccupazioni la turbavano, ma fu un suono proveniente dal bagno che la distrasse.
Curiosa e preoccupata, si alzò, si mise una vestaglia e si avvicinò al bagno. La porta era socchiusa e dalla fessura entrava una striscia di luce. Quando la aprì, il cuore le saltò in gola. Michael non era da solo. Un’altra donna stava lì, nascosta nell’ombra. Sophia rimase paralizzata, incapace di reagire, mentre la verità su ciò che stava succedendo la colpì come un fulmine. Il suo matrimonio, il suo sacrificio, tutto era stato un inganno.