«Venderemo il tuo negozio e compreremo un appartamento per mia sorella», suo marito non sapeva ancora cosa lo aspettasse dopo una simile proposta.

Anna non aveva mai pensato che sarebbe arrivata a questo punto. Il negozio di fiori che aveva aperto con tanto impegno e dedizione era cresciuto lentamente ma costantemente. Era diventato parte di lei, della sua vita, dei suoi sogni. Mikhail, suo marito, l’aveva sempre supportata, o almeno così credeva. Ma ora, le parole che aveva appena sentito avevano sconvolto il suo mondo.

“Venderemo il tuo negozio per comprare un appartamento a mia sorella,” aveva detto Mikhail, come se fosse la cosa più normale del mondo. Katia, la sorella di Mikhail, aveva bisogno di un posto dove vivere, e per Mikhail, la famiglia veniva prima di tutto, anche del lavoro di sua moglie. Anna non riusciva a credere a quello che stava ascoltando.

Il negozio che lei aveva faticato a costruire, che l’aveva accompagnata in un lungo viaggio di crescita e sacrifici, doveva essere venduto senza esitazione, senza alcun rispetto per il suo impegno. Mikhail aveva investito dei soldi, certo, ma Anna aveva investito la sua vita in quella fioritura, aveva messo il cuore in ogni bouquet, in ogni petalo che sistemava con amore.

“Ma io sono tua moglie!” gridò Anna, la voce rotta dalla rabbia e dal dolore. “Non dovrei contare di più di Katia? Non voglio che mio marito creda in me?”

Le parole di Mikhail, come un colpo secco, la ferirono. La sua mancanza di rispetto era palese, come se tutto quello che aveva costruito non fosse nulla rispetto alla sua idea di cosa fosse più importante. Katia, bella, brillante, capace di attirare sempre l’attenzione, aveva la sua vita pronta, ma Anna? Anna doveva cedere.

Anna guardò fuori dalla finestra, la pioggia battente era la compagna perfetta del suo stato d’animo. Era distrutta, ma nel profondo del suo cuore, qualcosa si stava risvegliando. Non sarebbe stata più quella che si faceva mettere da parte. Non avrebbe permesso a nessuno di annientare il suo sogno.

“Vattene,” disse, senza più lacrime, ma con una determinazione feroce che Mikhail non avrebbe mai immaginato. «Vattene e basta.»

La porta si chiuse dietro di lui con un suono che riecheggiò nel suo cuore. Era solo, ma finalmente libera. Anna sapeva che, per quanto doloroso fosse, non avrebbe più permesso a nessuno di sminuire il suo valore. La sua lotta per il negozio sarebbe stata la sua nuova battaglia.

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